Alpinismo

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Alpinismo

Citazioni sull'alpinismo.

  • Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre. (Dino Buzzati)
  • Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee. (Walter Bonatti)
  • Il dovere di aiutarsi ha la precedenza. Nessun traguardo vale, se hai lasciato dietro di te un alpinista in difficoltà. [...] Non esiste una legge in alta montagna, siamo tutti fuorilegge e ci inventiamo delle regole. [...] Puoi avere stabilito che nessuno aiuta nessuno e ognuno fa per sé, ma poi c'è una vita appesa là sopra e allora si va a salvarla, almeno a provarci. L'alpinismo d'alta quota è già duro di suo, senza che ci mettiamo pure noi a farlo più duro. (Erri De Luca)
  • L'alpinismo è un'oasi di libertà. (Simone Moro)
  • L'alpinismo non può obbedire a regole. (Reinhold Messner)
  • L'alpinismo per me è bellezza, esplorazione dentro e fuori è uno stile di vita e di pensiero, è libertà. Non posso ridurre il tutto a dei numeri, si ridurrebbe il mio stesso modo di essere nella vita. (Daniele Nardi)
  • L'uomo da solo, non in lotta con la montagna, ma con lei impegnato in un dialogo profondo. Questo è il mio modo di vedere l'alpinismo. (Reinhold Messner)
  • La montagna è uno sport che presuppone la costante incombenza del rischio e della morte. (Cesare Musatti)
  • Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi. (Walter Bonatti)
  • Oggi le montagne sono «vinte» con l'aiuto della corda e dei chiodi: un po' dappertutto si possono vedere persone penzolare da pareti completamente lisce, intere montagne vengono scalate con manovre di corda. Eppure l'esperienza insegna che molti di questi passaggi possono essere superati in arrampicata libera; in caso contrario, tanto vale non intestardirsi in insulsi tentativi. Anche il chiodo da roccia va considerato come un espediente di fortuna e non come un mezzo per conquistare le montagne. Non sarò io a negare che certi scalatori moderni subiscano entro certi limiti il fascino del rischio. Mi sembra però che il pensiero: «se cado, resto appeso a tre metri di corda» abbia moralmente meno valore dell'altro: «una caduta e sei morto!» (Paul Preuss)
  • Per molto tempo l'alpinismo è stata una gara a raggiungere la vetta più alta; una volta arrivati si potrebbe pensare che la competizione sia finita ma non funziona così. Un alpinista trova sempre nuove sfide: se non può salire più in alto cercherà la strada più difficile, salirà più rapidamente, in solitaria, senza ossigeno... insomma non ha mai fine. (La vetta degli dei)
  • Programma di alpinista povero. Pane e Marmolada. (Gino Patroni)
  • Quando mi chiedono "chi te lo fa fare di scalare" io rispondo sempre che è come chiedere "chi te lo fa fare di amare". L'amore è irrazionale, non c'è mai una convenienza dietro l'amore. [...] L'amore è una pulsione irrefrenabile. (Simone Moro)

Erri De Luca[modifica]

  • È buffa l'umanità, si fissa su minuziose gerarchie, fonda il rispetto sopra i gradi di difficoltà superati. L'alpinismo è maschile, ha questa mania da caserma di suddividere i praticanti tra generali e truppa con tutte le posizioni intermedie. (Erri De Luca)
  • La montagna non è un mostro che uccide [...] Le valanghe che non ha potuto trattenere, le scariche di sassi che sono saltate di sotto: c'è un dolore della montagna, e un suo risarcimento che aiuta altri alpinisti. Ognuno di noi ha avuto nelle scalate esperienza di fortuna: è più precisamente una sua premura, una protezione riuscita. [...] Le vite perdute su di lei sono una sua ferita e vengono rimborsate con salvezze offerte ad altri. Tutti i successi alpinistici provengono da un lasciapassare.
  • L'alpinismo è stato l'ultimo paragrafo della geografia.
  • Noi passiamo per conquistatori di montagne, ma siamo in verità pieni di fallimenti, di stagioni affondate. [...] Tutti gli alpinisti in Himalaia sono stati più spesso respinti che favoriti. L'alpinismo è un'arte della fuga. La devi decidere e realizzare come una vittoria, proprio quando più brucia la rinuncia. È un esercizio di umiltà.
  • Per me alpinismo è viaggio di superficie, scambio tra due epidermidi, la roccia e le falangi delle dita. Alpinismo è per me aria aperta.

Tamara Lunger[modifica]

  • Chi va in montagna è un alpinista. Il sesso non conta.
  • [«Scalare oggi è diverso da ieri?»] È meno avventura e più business. Valori fondamentali come onestà e rispetto per la natura passano in secondo piano.
  • [«Che cosa provi quando raggiungi una vetta?»] Quando arrampico lo faccio esclusivamente per un piacere personale e non per i riconoscimenti che ne potrebbero derivare. Provo un sentimento profondo per quello che faccio, una gioia così intensa da esserne quasi gelosa. Il più delle volte faccio fatica a condividerla con gli altri, soprattutto quando mi sento messa sotto pressione da persone che vogliono assorbire questo "amore" solo per arricchire la propria persona... in questi casi mi sento defraudata di qualcosa che mi appartiene, che è mio, e non mi piace.
  • Scalare un Ottomila è diventata una cosa di moda... non c'è più gente con i valori di montagna, ma di tutto di più. Ritrovi i problemi della società anche al campo base: capita che ti rubino le cose in alta quota! O che uno sherpa preferisca giocare con Facebook anzichè aiutare un suo amico. Mi sento in colpa per questa gente. Sento l'energia della montagna, e come si comportano male — l'immondizia, la confusione — e mi dispiace. Per me la montagna è sacra, la vedo e sento come un'anima. Mentre vedo che a volte non c'é rispetto per la natura e per l'ambiente.
  • Se non ce la faccio da sola, non merito di arrivare in cima [...]. Quando arrivi su e vedi gli altri con le bombole di ossigeno, ma tu ce l'hai fatta senza... ah, è meraviglioso!

Nives Meroi[modifica]

  • L'alpinismo di alta quota è ancora maschile. Quando qualcuna di noi riuscirà a ripetere il circuito degli ottomila avremo tolto al genere maschile l'ultimo club privato. Da quel momento l'alpinismo sarà diverso come lo è stato il giorno in cui il primo sherpa scalò l'Everest con Hillary.
  • Noi passiamo per conquistatori di montagne, ma siamo in verità pieni di fallimenti, di stagioni affondate. [...] Tutti gli alpinisti in Himalaia sono stati più spesso respinti che favoriti. L'alpinismo è un'arte della fuga. La devi decidere e realizzare come una vittoria, proprio quando più brucia la rinuncia. È un esercizio di umiltà.
  • Scalare le montagne è una attività inutile. Però è inutile come cantare, dipingere. È un'attività libera, aperta alla fantasia. È un gioco. Un gioco inteso però nel senso più elevato, come lo intendono i bambini. Perché è una esplorazione del mondo e, attraverso questa, un'esplorazione di sé stessi. Non dico che sto scalando gli ottomila in nome delle donne. Scalo per me, per la mia fame di montagne. Sono solo un'alpinista, però con l'apostrofo [...] Quell'apostrofo è la mia bandierina di donna che faccio sventolare lassù.

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